Sorpasso “teorico” in testa alla Serie A. La Juventus fa il suo, supera 3-0 il Lecce in trasferta con doppietta di Vlahovic e sigillo di Bremer nel finale e diventa prima in classifica grazie alla partita in meno dell’Inter, che lunedì sera si giocherà la Supercoppa italiana in Arabia Saudita contro il Napoli. In classifica gli uomini di Allegri salgono a 52 punti, 1 in più della banda Inzaghi e nuovamente a +7 sul Milan terzo. Il Lecce invece resta a 21, +4 sul Verona terzultimo, ma con 4 sconfitte e un pari nelle ultime 5 partite.
Al by way of del Mare partita viva per più di un’ora ma tramortito dalla doppietta nella ripresa in meno di dieci minuti del ritrovato bomber serbo, l’uomo in più della Vecchia Signora in questa fase della stagione. Dopo i due gol al Sassuolo l’ex Fiorentina ne firma un altro paio contro i pugliesi, risolvendo con due zampate da rapace d’space una contesa che stava diventando insidiosa per i bianconeri. Bravi a non innervosirsi dopo uno primo spicchio di gara complicato e a chiudere la parttita al momento opportuno. Al netto delle dichiarazioni di circostanza di Allegri la lunga volata per lo scudetto, che vivrà uno snodo cruciale il prossimo 4 febbraio con lo scontro diretto di San Siro, è ufficialmente lanciata.
Senza gli infortunati Rabiot e Chiesa la Vecchia Signora perde un po’ di qualità e fisicità, il Lecce ne approfitta e parte a razzo. Kristovic al 5′ ha la prima palla gol ma scivola al momento di calciare, gli ospiti replicano con una conclusione alta di Kostic e soprattutto con un colpo di testa di McKennie sugli sviluppi di un nook murato sulla linea dall’attento Kristovic, decisivo questa volta per evitare una rete. Il gran ritmo dei pugliesi, organizzati da D’Aversa con un aggressivo 4-3-3, toglie ossigeno alla manovra della Juve, più compassata del solito. Ne viene fuori una contesa spezzettata e a tratti nervosa, in cui Yildiz fatica a trovare spazi e giocate che lo contraddistinguono.
Nella ripresa primo vero squillo dei bianconeri con il cross di Kostic che trova la testa di Vlahovic, che manda a lato in tuffo. E’ un campanello d’allarme che i salentini non riescono a cogliere fino in fondo, perché al 14′ Yildiz lavora bene e costringe Falcone a una parata non semplice, Cambiaso segue l’azione e il suo cross viene raccolto da Vlahovic, che in acrobazia con un tocco sporco infila il pallone sotto la traversa.
Il Lecce accusa il colpo e perde le distanze, la Juve fiuta l’aria e raddoppia con la zampata in spaccata a porta sguarnita ancora di Vlahovic sul colpo di testa già destinato in rete di McKennie. D’Aversa prova a cambiare volto al suo attacco ma i padroni di casa ormai sono in debito d’ossigeno. La Vecchia Signora gestisce senza troppi patemi il vantaggio e nel finale, con la zuccata di Bremer, chiude definitivamente i conti. Con un tris che vale il primato, aspettando lo scontro diretto della verità.