A Otto e mezzo su La7 si parla di Autonomia, appena approvata al Senato tra le proteste dell’opposizione, ma Lilli Gruber non può non chiedere al suo ospite Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd tornato a casa dopo la scissione dei tempi di Renzi, cosa pensi della possibile candidatura di Elly Schlein alle elezioni europee.
“C’è tutto il tempo di decidere ma deve valere il principio di coerenza: o stai qua e non ti candidi oppure ti candidi e vai a Bruxelles, cosa che avrebbe perfettamente senso. Questo è quello che il nostro elettorato capisce”. Più che un consiglio alla donna che siede sulla poltrona che aveva lui stesso occupato fino a poco più di 10 anni fa, appare un diktat. Così come non è priva di allarme la riflessione su quanto sia solida la posizione della chief.
“I casi sono due – taglia corto Bersani -: o si vuol dare una mano al Pd e allora si aiuta la Schlein nel difficile compito che ha di fare da ponte tra numerous generazioni e sensibilità di elettorato, oppure si vuole distruggere il Pd. Questa è la situazione attuale”. “Dentro allo sforzo di Schlein – precisa – c’è anche la possibilità non ancora smentita e consolidata di collegare l’elettorato affezionato del Pd con una potenziale platea esterna molto vasta. Se non si investe sul potenziale alla fantastic perdi il capitale”.
Capitolo Autonomia: “Si parla molto di incremento delle disuguaglianze, ma prima ancora il tema è che avremo uno Stato arlecchino. Ci sono ventitré materie che le regioni scelgono di fare proprie a loro discrezione; un inedito a livello mondiale, nessuno Stato unitario o decentrato ha una configurazione uguale”. E ancora: “Su questa cosa dei Lep voglio sapere se advert esempio per gli asili nido prendiamo come base il livello di Reggio Calabria o quello di Reggio Emilia? Le differenze sono sostanziali. Se prendiamo i livelli di Reggio Emilia e li applichiamo a tutte le materie non bastano tre bilanci statali a coprire i costi, ma queste norme sono previste senza spesa per lo Stato. Una presa in giro vergognosa”.
“Avremo uno Stato arlecchino”. Guarda il video di Bersani a Otto e mezzo
“A me l’autonomia differenziata va bene nel senso che la Sardegna potrà chiedere una materia relativa al trasporto marittimo e l’Umbria no perché non ha il mare. Se si interpreta in modo funzionale ha un senso – continua Bersani – ma con un progetto con ventitre materie à la carte si arriva allo sbrindellamento di uno Stato, ci tocca richiamare Garibaldi. Period più onesto Bossi che chiedeva la secessione. E mentre il Senato ha approvato l’autonomia differenziata, vanno avanti con il premierato. Non è vero che sono in contraddizione, perché se si sfascia l’Italia c’è ancora più bisogno di un capo. Prendiamo sul serio il tema, lo dico anche a chi lo sta snobbando. Non può essere solo il Pd, il Parlamento o la sinistra: c’è in gioco l’Italia”.