«Per noi sono centrali i rapporti con i paesi africani». Così la premier nell’apertura della plenaria Italia-Africa che si svolge in Senato. Venticinque capi di Stato e di governo e decine di delegazioni ministeriali, i vertici delle istituzioni europee, la presidenza di turno dell’Unione Africana e il vicesegretario delle Nazioni Unite. I partecipanti al vertice “Italia-Africa, un ponte per una crescita comune”, sono arrivati alla spicciolata a palazzo Madama dove a breve inizierà la conferenza.
Quel piano Mattei che non arriva mai
alessandro de angelis
Gli ospiti sono stati accolti dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani all’ingresso della sede del Senato e all’interno dalla premier Giorgia Meloni. All’incontro partecipano anche i rappresentanti del Fondo monetario internazionale e delle Banche multilaterali di sviluppo.
“Confronto tra pari”, Meloni cerca il patto con i Paesi africani
antonio bravetti
Le parole di La Russa
E’ la prima volta che la Conferenza Italia-Africa, che finora si è svolta sempre a livello ministeriale, viene elevata a rango di vertice di capi di Stato e di governo. Dopo gli arrivi e la “foto di famiglia”, la giornata si è aperta con il saluto istituzionale del presidente del Senato, Ignazio La Russa: «È l’inizio di un nuovo capitolo delle relazioni non solo dell’Italia, ma dell’Europa con il Continente africano». «Siamo accomunati a capire le attese dei nostri popoli e bisogna superare le superficiali approssimazioni. Bisogna capire e capirsi, ringrazio la premier Meloni per aver promosso questo incontro». E chiude: «Lavoro comune per trasformare utopia in realtà».
Interverrà la stessa Meloni, a seguire Tajani, il presidente di turno dell’Unione Africana Azali Assoumani, il presidente della Commissione dell’Ua Moussa Faki, la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il vicesegretario generale delle Nazioni Unite Amina Mohammed. Michel e von der Leyen sono arrivati a palazzo Madama nella prima mattinata, cosi’ come diversi capi di Stato e di governo africani, tra cui i presidenti della Repubblica del Congo, del Ghana, della Guinea Bissau, Kenya, Mauritania, Mozambico, Repubblica Centrafricana, Senegal, Somalia, Tunisia e Zimbabwe. Al Senato anche anche i vice-presidenti di Costa d’Avorio, Gambia e Guinea Equatoriale, Benin e Burundi, i primi ministri di Capo Verde, Etiopia, Gibuti, Libia, Marocco e Uganda. Presenti i ministri degli Esteri di Algeria, Angola, Congo, Ciad, Egitto, Malawi, Madagascar, Ruanda, Sierra Leone, Sud Sudan, Tanzania, Togo, Zambia e Sudafrica.