“Avevo capito male, che eravate giornalisti”. Nicola Zingaretti risponde così a una cronista di Quarta Repubblica “rea” di aver chiesto all’ex governatore della Regione Lazio, già segretario del Pd, un commento sullo scontro per la nomina del direttore generale del Teatro di Roma a margine di un evento su un altro tema. Insomma, il tasto dell'”amichettismo”, come sottolineato recentemente dalla premier Giorgia Meloni, è un nervo scoperto. Nel corso della puntata di lunedì 29 gennaio del programma di Rete 4, vanno in onda le immagini. La giornalista si avvicina con il microfono in bella vista, non certo in “incognito”, e chiede un commento al dem: “Dopo la vicenda del Teatro di Roma, Meloni ha detto: ‘basta con l’amichettismo’ e…”. Neanche il tempo di finire la domanda, che Zingaretti si smarca e con un sorriso tirato afferma: “Avevo capito male che eravate giornalisti…”. “C’è un’etica nella politica e c’è un’etica nel giornalismo”, cube in seguito all’inviata che gli fa notare che fare domande non può essere certo considerato come un comportamento non etico, ma tant’è.
Nicola Porro risponde all’ex governatore commentando che a un politico può essere raggiunto da domande “fuori tema” in qualsiasi evento, anche se queste hanno a che fare con vicende giudiziarie, inciampi nella carriera loro e di collaboratori, e scandali vari: “Fa parte del nostro mestiere fastidiosissimo, anche se per Zingaretti non siamo giornalisti”; afferma il conduttore che “delega” a un sevizio le domande che, a questo punto, intende fare a Zingaretti.
Nel servizio vengono elencate vicende come l’arresto per corruzione dell’ex dirigente del Pd Nicola Oddati, il famoso mascherina-gate della Regione Lazio a guida Zingaretti, il clamoroso fuori-onda di Albino Ruberti con le minacce di morte al collega di partito, le nomine di militanti del Pd negli enti… Insomma, forse period meglio rispondere alla domanda sull’amichettismo.