Un sogno che si realizza: Lewis Hamilton su una Ferrari in Components 1 nel 2025. L’annuncio di ieri sera, giovedì 1 febbraio, ha mandato in tilt i tifosi ferraristi che avranno una coppia fortissima composta dal sette volte campione del mondo e con Leclerc, giovane emergente che ha una gran voglia di mettere le mani sul titolo iridato. Ma tra gli addetti ai lavori c’è chi si pone una domanda: l’affare l’ha fatto Hamilton, la Ferrari o entrambi? E su questo punto bisogna registrare le parole di Jarno Trulli, ex pilota e una voce molto ascoltata nel circus. E così Trulli si lancia in una profezia in un’intervista Repubblica: “Hamilton realizza un sogno, a quarant’anni: correrà per la Ferrari e quello che doveva vincere comunque l’ha già vinto. Maranello ha altre priorità: conquistare titoli. Per me l’operazione fa più bene a Lewis che alla Ferrari”.
E ancora: “Puoi metterci i campioni che vuoi, ma il risultato non cambierà se macchina e staff non riusciranno a competere. Hai preso un fuoriclasse, con grandissima esperienza e una certa età. Ma non hai garanzie di vincere”. Però attenzione, c’è una grande diffderenza tra lo Schumacher che andò in Mercedes per chiudere la carriera e l’Hamilton che adesso vuole concludere una leggendaria carriera alla Ferrari: “Lewis è integro e non ha famiglia, particolare che ti fa correre con la mente libera. Ma i ritmi della Components Uno si fanno sentire: nel 2024 ci saranno ventiquattro gare, sempre in viaggio, sempre col jet lag. E in pista affronti avversari che hanno poco più della metà dei tuoi anni“.
Insomma l’età conta ma fino a un certo punto. L’esempio lampante è Fernando Alonso che a 42 anni è ancora un leone in pista. Ma Trulli sottolinea sempre l’importanza della macchina: “Alonso nel 2023: 6 podi nei primi 8 gp. Poi, con aggiornamenti peggiori dei rivali, nelle 14 successive solo un 2° e un 3° posto. E non è certo un pilota incostante. La macchina conta troppo. Con o senza Hamilton”.