Roma, 18 gen. (Adnkronos) – “L’atmosfera a Londra è un’atmosfera di allarme, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno e gli inglesi, come il resto del pianeta, sono profondamente colpiti. Una delle ipotesi più accreditate che gira negli ambienti londinesi è che si sia trattato di un intervento dovuto advert una diverticolite acuta”. In un colloquio con l’Adnkronos, il giornalista Antonio Caprarica, esperto di reali inglesi, commenta la notizia del ricovero della principessa Kate, che ha scosso l’opinione pubblica e sul quale vige il più stretto riserbo in merito alle trigger. “C’è un elemento aggiuntivo alla popolarità che Kate ha in quanto principessa di Galles, ed è che stiamo parlando di una giovane madre con tre figli piccoli, quindi c’è un fattore solidarietà umana che non è disgiunto dall’emozione suscitata dalla notizia”, osserva Caprarica.
Che racconta come Londra e i suoi abitanti stanno vivendo la notizia: “E’ stato scioccante non solo perché è la principessa, ma anche perché siamo di fronte advert una donna giovane, che è sempre stata in perfetta salute, sportiva, di grande fisicità -analizza il cronista, per tanti anni inviato a Londra per la Rai- Per la verità la storia non è più generosa con le principesse di Galles: sembra sia un titolo un po’ sfortunato, non ho bisogno di ricordare quale è stato il destino della precedente principessa (Diana, ndr)”. E se per i londinesi è una notizia preoccupante, per la monarchia “è un guaio, non c’è ombra di dubbio. Dal punto di vista meramente politico in questo momento la monarchia è seriamente ‘beneath stuff’, a corto di personale. Con Kate fuori gioco, William che ovviamente deve stare con la moglie e curarsi anche dei bambini da seguire. Con Carlo fuori gioco per altre ragioni, hanno poche persone operative su cui contare per i bisogni quotidiani dell’Istituzione”, osserva Caprarica.
Poi c’è la previsione: ma sul futuro è difficile ipotizzare. “L’unico fattore confortante, e ovviamente dobbiamo credere a questa fonte di Buckingham Palace, è che non si tratti di una problematica oncologica”, cube il cronista. Che però osserva: “Ci sono tante altre patologie serie: il fatto che si sia fatta ricoverare alla London Clinic anziché all’abituale ospedale dei sovrani, l’Edoardo VII, fa pensare che si tratti di una patologia legata all’apparato digerente. Questo perché la London Clinic è il regno del primo chirurgo colon-rettale britannico specializzato sulle operazioni al colon retto, John Nichols, oggi ottantunenne. Difficile che abbia condotto lui personalmente l’operazione, ma senz’altro è stato uno dei suoi vecchi assistenti. Si è rivolta al meglio della chirurgia colon rettale, secondo quanto circola in ambienti londinesi potrebbe dunque essere una diverticolite acuta, operata prima che degenerasse”. Anche in questo caso “non è un intervento di poco conto -sottolinea Caprarica- Potrebbe essere infatti che non sia stato condotto in laparoscopia ma sia stato condotto tagliando l’addome, situazione che richiede tempi lunghi di recupero, proprio come quelli che sono stati annunciati”.
(di Ilaria Floris)