di Eirini Lavrentiadou e Marco Bastiani
Sono giorni che si sprecano i peana per Shakira, osannata per aver pubblicato una canzone dove prende di mira il suo ex fidanzato, il giocatore di calcio Gerard Piqué, con alcune strofe che tradotte dallo spagnolo suonano così: “Hai cambiato un Rolex per un Casio”, “Hai cambiato una Ferrari per una Twingo”, “Le donne non piangono più, fatturano”, “Io valgo due volte 22”, riferendosi all’età della nuova compagna del calciatore.
E’ naturale che l’arte tragga ispirazione da fatti di vita vissuta, soprattutto da quelli più drammatici, ma ci sono esempi dove la riflessione è stata un po’ più profonda e meno egocentrica di quella di Shakira. Penso a Leonard Cohen in Well-known blue raincoat dove l’autore scrive una lettera all’amante di sua moglie e gli rivolge parole come: “Cosa posso dirti mio fratello, mio assassino/Cosa potrei mai dirti?/Probabilmente che mi manchi e forse che ti perdono/Sono contento che tu abbia attraversato il mio cammino”. E poi ancora: “Se mai tornerai da queste parti/per Jane o per me, sappi/che il tuo nemico sta dormendo/e la sua donna è libera/Sì, e grazie, per tutte le preoccupazioni/che hai tolto dai suoi occhi/Pensavo che sarebbero rimaste lì per sempre/e quindi non ci ho nemmeno mai provato”.
La differenza è il modo, anche artistico, di reagire al trauma: nel caso di Cohen la riflessione interna evidenzia un amore così grande che riesce a superare il proprio egoismo e andare a cercare la felicità del associate anche se non ne fa parte.
Inoltre, per Shakira quello che lascia ancora più sbalorditi è la semplicità, direi la faciloneria, con la quale da tifosi si lodi lo sbeffeggiamento o – anche se più raramente – la risposta ironica del calciatore, come giusto modo di agire dopo una separazione.
Il messaggio implicito dietro a tutta la grancassa è questo: fai come Shakira, tira fuori gli artigli e azzanna l’ex associate (uomo o donna che sia). Il tutto incurante dei motivi della rottura (i fatti realmente accaduti li conoscono solo i diretti interessati), dei sentimenti personali e soprattutto di come tutto questo frastuono mediatico potrà incidere sui due figli della coppia, Milan e Sasha, che attualmente hanno 9 e 7 anni.
Lo dico da padre separato: gli errori più grossi che ho commesso nel percorso successivo alla wonderful del matrimonio sono stati quelli di inanellare una lotta dietro l’altra con l’ex associate per questo o quel motivo. Non ho mai voluto ferire i miei figli in queste azioni, anzi spesso queste battaglie le ho fatte per loro, ma nella realtà questi accanimenti “a fin di bene” hanno provocato più danni che benefici. Ed è facile ricadere in questa trappola, perché ogni essere umano tende advert autoassolversi e a condannare l’altra parte. Oggi, dopo diversi anni, ho capito che solo una situazione di serena distanza può aiutare i due ex associate nella loro vita e i figli a crescere nel migliore dei modi.
Ecco, la canzone di Shakira e ancor di più i successivi incitamenti pubblici, suggeriscono a tutti gli ex di comportarsi come lei. Solo che in queste migliaia di casi non ci saranno l’arte o i mega sponsor a salvarli dalla rabbia, ma molto più facilmente le azioni si potranno trasformare in aggressioni verbali o through social, se non in qualcosa di peggio, come violenze fisiche sull’ex associate o pressioni indebite sui figli. Pensando un minimo anche al ruolo sociale di un’artista di fama internazionale, Shakira ha agito in modo estremamente superficiale e fra qualche anno sarebbe interessante sapere che penserà di questo sfogo canoro e quali strascichi avrà portato.
La cantante colombiana potrà anche essere più grande di età e più ricca di Piqué, ma certo non ha dimostrato di essere più matura. Ed esaltare sulla stampa e sui social questa immaturità fa male a tutte le situazioni simili nel mondo, dove senza arte, fama e sponsorizzazioni milionarie, quello che rischia di restare sul campo di battaglia è solo tanta sofferenza e miseria umana.