Due settimane dopo aver fermato la Juventus, il Genoa ripaga i bianconeri stoppando anche la capolista Inter. A Marassi finisce 1-1 nell’anticipo della 18esima giornata del campionato di Serie A, con i nerazzurri di Simone Inzaghi che falliscono l’occasione di laurearsi in anticipo campioni d’inverno e con gli uomini di Max Allegri che in caso di vittoria contro la Roma domani sera tornerebbero a -2 in classifica riaprendo anche il discorso Scudetto.
Terzo risultato utile consecutivo per il Genoa di Gilardino, che aggancia momentaneamente il Lecce a quota 20 punti a +7 sulla zona retrocessione. Non basta all’Inter il gol di Arnautovic nel finale di primo tempo, ci pensa Dragusin nel recupero sempre della prima frazione a regalare al Genoa un meritato pareggio.
Ancora assente Lautaro Martinez, Inzaghi conferma la coppia d’attacco formata da Thuram e Arnautovic. In difesa gioca ancora Bisseck, con Darmian largo a destra e Carlos Augusto a sinistra per l’altro infortunato Dimarco. Pronti through e dopo appena un minuto Inter pericolosa in contropiede con Mkhitaryan. Scampato il pericolo il Genoa, che period partito a spron battuto in avanti, si sistema con maggior prudenza in campo per evitare di essere infilata dalle ripartenze nerazzurre. Con Arnautovic in veste di rifinitore, Inter di nuovo pericolosa poco dopo con un colpo di testa di Thuram parato dal portiere genoano. Intorno al quarto d’ora, l’arbitro è costretto a sospendere per qualche minuto la partita a causa di una coltre di nebbia calata sul campo per un fitto lancio di fumogeni sugli spalti. Alla ripresa del gioco poco dopo la mezzora Genoa pericoloso con un traversone di Strootman, toccato di testa da Acerbi, su cui Bani arriva in ritardo e il pallone esce di poco. Nel momento migliore della squadra di Gilardino, però, è l’Inter a trovare il gol del vantaggio al 42′ con Arnautovic che ribadisce nella porta vuota un diagonale di Barella respinto da Martinez. Rete convalidata dopo un test del Var per un contatto sospetto in space genoana tra Bisseck e un avversario. Nel maxi recupero di 9′ succede di tutto: i nerazzurri sfiorano anche il raddoppio con Carlos Augusto, poi al 45’+7′ il Genoa trova un meritato pareggio con un colpo di testa di Dragusin su nook di Gudmundsson.
Sulle ali dell’entusiasmo, il Genoa nel secondo tempo si rende pericoloso ancora con le incursioni di testa del colosso rumeno Dragusin su palla inattiva. La duplicate dell’Inter è affidata ancora advert Arnautovic, che da centro space calcia di poco a lato di sinistro. Dopo un’ora di gioco Gilardino si gioca le carte Malinovskyi e Retegui al posto di Strootman ed Ekuban. La gara resta in equilibrio, tanto che le due squadre riescono solo sulle palle da fermo a rendersi pericolose. Prima ci prova l’Inter con Acerbi, poi il Genoa con il solito Dragusin. Martinez e Sommer non si fanno sorprendere. Nel finale l’Inter prova a spingere con maggior determinazione alla ricerca dei tre punti, ma rischia di lasciare spazi pericolosi alle ripartenze genoane orchestrate soprattutto da Gudmundsson. Inzaghi prova advert inserire più forze fresche, con i vari Sanchez, Dumfries, Frattesi, Pavard e Klaassen ma senza riuscire a trovare la giocata vincente in space avversaria. Anzi nei minuti di recupero è ancora il Genoa a farsi vedere dalle parti di Sommer, ma senza riuscire a colpire. Ma per la squadra di Gilardino va bene così.