Sunday, November 24, 2024
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teste in aula, ‘dopo intimidazioni mi voleva mettere in contatto con Arnone’ – Libero Quotidiano

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Caltanissetta, 8 gen. (Adnkronos) – “Un giorno, period il 30 aprile del 1996, venne a trovarmi in ufficio Antonello Montante. Mi espresse solidarietà” dopo gli attentati subiti nell’impresa “e mi offrì aiuto perché mi avrebbe potuto mettere in contatto con il suo examine, Vincenzo Arnone. Lo ringraziai e gli dissi che non period il caso e che se fossi addivenuto di chiedere questo aiuto glielo avrei fatto sapere. Io pagavo già la messa a posto advert altri soggetti e non avevo intenzione di aggiungere ulteriori sanguisuga alla mia attività”. Lo ha detto, deponendo in aula nel cosiddetto maxiprocesso di Caltanissetta al ‘cerchio magico’ dell’ex Presidente degli industriali siciliani Antonello Montante, è l’ingegner Pietro Di Vincenzo, parte civile nel processo. Di Vincenzo aveva avuto un ruolo di rilievo nell’associazione degli industriali nisseni e successivamente, anche a seguito delle vicende giudiziarie che lo avevano coinvolto, period stato estromesso. Montante lo aveva pubblicamente accusato di fare parte di un gruppo di potere imprenditoriale compromesso con la criminalità e si period proposto in alternativa a lui.

Deponendo nell’altra tranche del processo a carico di Montante, oggi ancora assente in aula, Di Vincenzo aveva dichiarato che inizialmente i suoi rapporti con Montante erano ottimi tanto che proprio su sua proposta il Montante period stato designato quale componente dell’associazione degli industriali nel consiglio direttivo del consorzio ASI di Caltanissetta. E oggi lo ha ribadito e poi ha spiegato ancora che Montante gli avrebbe offerto di fare da tramite presso Vincenzo Arnone, quando Di Vincenzo aveva subito dei danneggiamenti ai beni strumentali delle sue imprese.

Nel processo sono imputati, oltre all’ex paladino dell’antimafia, condannato in appello in un altro troncone del processo a otto anni di carcere per corruzione, anche rappresentanti delle forze dell’ordine, imprenditori e politici, tra cui l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta e l’attuale governatore Renato Schifani. Nei mesi scorsi il Presidente del collegio, Francesco D’Arrigo, aveva deciso di unificare i due tronconi del processo Montante. Che è diventato una sorta di ‘Maxiprocesso di Caltanissetta sul ‘Sistema Montante’. Una decisione quella di D’Arrigo, arrivata nonostante il parere contrario di accusa e difesa dei due processi che temono un prolungamento dei tempi per le sentenze. Nel ‘processone’ di Caltanissetta, che si celebra presso l’aula bunker del carcere Malaspina di Caltanissetta, sono imputati, anche l’ex presidente della Regione Rosario Crocetta, gli ex assessori Linda Vancheri e Mariella Lo Bello, l’ex commissario Irsap Maria Grazia Brandara, gli imprenditori Giuseppe Catanzaro, Rosario Amarù e Carmelo Turco, Vincenzo Savastano vice questore aggiunto all’epoca dei fatti della Polizia presso l’ufficio di frontiera di Fiumicino, Gaetano Scillia capocentro Dia di Caltanissetta dal 2010 al 2014, Arturo De Felice, direttore della Dia dal 2012 al 2014, Giuseppe D’Agata, colonnello dei carabinieri, e Diego Di Simone Perricone, ex capo della safety di Confindustria. La deposizione di Di Vincenzo prosegue.

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